Semplicemente perché il bando prevede che quei fondi siano finalizzati per la realizzazione delle opere contenute nel Piano Strategico stesso che è stato approvato grazie a tutta la strumentazione urbanistica ereditata da questo governo cittadino e che, naturalmente, ne rivendichiamo la paternità. Riteniamo, pertanto, scorretto che siano “loro” a stabilire quale opera debba essere realizzata, senza coinvolgere il Consiglio comunale. Se questi amministratori decidono, insomma, di dirottare quei fondi, ben 14 milioni di euro, per altre opere, dovrebbero avere, quantomeno, la onestà ed il buon senso di coinvolgere la Pubblica Assise nell’apportare delle modifiche. Gli interventi del Piano Strategico sono a tema e inglobano più zone della città.
Le decisioni adottate dalla Giunta, invece, risultato essere mirate e parcellizzate, quindi con lo sviluppo strategico complessivo del territorio, non sembrano avere alcun legame. Se ci avessero coinvolti avremmo proposto tra l’altro, proprio in virtù dell’Area Urbana e dei “legami” con Corigliano, il prolungamento del lungomare da Sant’Irene a Schiavonea o il disinquinamento della costa (nella loro progettazione non è previsto alcun intervento di carattere ambientale). Dal Palazzo di Città non si sono nemmeno preoccupati di dare concretezza ad una discarica per inerti, nonostante vi fosse un progetto di massima che non sono stati capaci di approvare. Ci è sembrato alquanto strano, inoltre, che alla presentazione dei progetti fossero assenti dei dirigenti comunali, i quali sino a quel momento avevano fornito un fattivo contributo sia per la redazione delle strumentazioni, sia per le pratiche relative ai finanziamenti. Insomma, il bando parla chiaro e “loro” fanno finta di nulla nel mentre a Corigliano gli interventi previsti sono importanti e tutti già previsti nel Piano Strategico. Non dimentichino in Municipio che se oggi l’Area Urbana sta divenendo realtà è solo grazie all’attuazione degli strumenti urbanistici posti in essere dai passati governi cittadini di centrodestra. Il Sindaco e i suoi prodi, in definitiva, perseverano nel mortificare il Consiglio comunale, i consiglieri di minoranza, ma anche quelli di maggioranza, guardandosi bene dal coinvolgerli e decidendo di “fare di testa propria”. Alla faccia della democrazia e del buon senso civico". Il Popolo della Libertà Rossano
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