ROSSANO VACANZE

venerdì 26 febbraio 2010

Scampato ogni rischio per la Zona Franca Urbana

Il Senato della Repubblica ha definitivamente convertito in legge il decreto Milleproroghe, conservando la disciplina originaria delle Zone Franche Urbane. Pertanto sulla materia è tornato in vigore il dispositivo previsto nella legge 296/2006 e successive modifiche.

A comunicarlo al Sindaco di Rossano è stato il dottor Monaco dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Area Mezzogiorno e Cooperazione - Ufficio Formazione e Servizi. Il risultato portato a casa è il frutto di un lavoro di rete e della mobilitazione concertata fra l’Anci e i 22 Comuni sede di Zona Franca Urbana. Ma altrettanto utile è stato il lavoro fatto sul territorio dal partenariato socio-economico. Per la fase di attuazione della ZFU a breve l’Anci si farà carico di organizzare un incontro con tutti i 22 Comuni interessati al fine di proseguire l’azione partenariale intrapresa. Dunque anche l’Amministrazione Comunale di Rossano, rappresentata dal Sindaco franco Filareto e dall’assessore alle Politiche Comunitarie Giuseppe Lavia, si associa alla soddisfazione espressa dall’Anci che ha definito il voto in Senato un segno di attenzione attribuito allo strumento di fiscalità di vantaggio. Un risultato storico per la città di Rossano, inserita al 13° posto della classifica di istituzione della ZFU, che darà vantaggi straordinari ed eccezionali a quanti vorranno investire nel centro storico e nel nella “zona bersaglio”.

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giovedì 25 febbraio 2010

Rossano ritorna dalla BIT

Il Comune di Rossano ha partecipato dal 18 al 21 febbraio alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano.

L’Assessorato al Turismo guidato da Antonella Converso ha portato nel Villaggio Calabria, o meglio nello stand della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria guide cartacee, cataloghi delle iniziative svolte dal Comune (Sguardi Multipli e Città dei Presepi) e un dvd proiettato nei televisori al plasma, oltre a tanto materiale sulla nostra “bizantina”. Una notizia molto importante emersa alla Bit è che dal decimo rapporto sul turismo prodotto dalla Regione Calabria, emerge che, in controtendenza con altre località, il turismo nella fascia jonica nel 2009 è aumentato. “Nel mese di luglio e agosto la situazione si inverte sullo jonio – recita a pagina 15 il decimo rapporto- dove si registra un incremento medio delle presenze del 4,3% (circa 98.000 presenze in più) che annulla, insieme al buon andamento dell’entroterra la sofferenza del Tirreno (-3,4%, 85.000 presenze in meno). A questa inversione di tendenza, emersa dal rapporto regionale sul turismo, ha contribuito, secondo le proprie competenze anche il Comune di Rossano, tramite il suo Assessorato al Turismo che ha promosso il territorio con una guida cartacea “Rossano…la Bizantina una città dalla mille chiavi di lettura”; con due DVD “Rossano la Bizantina” e “Rossano la Bizantina ..magie e suggestioni da scoprire” tutti prodotti con i fondi del progetto “parco tematico del Bizantino” Pit 4 Alto Jonio Casentino, Por Calabria 2000- 2006 Asse 2, Misura 2.2 – azione 2.2 b. Inoltre non va dimenticato che l’Assessorato al Turismo nel corso del 2009, ha partecipato a numerosi eventi fieristici: La Bit 2009, Globe 09 a Roma, La Borsa Intenazionale del Turismo Archeologico di Paestum, la Fiera Turistica di Pisa, Perugia e Benevento. Eventi di spettacolo e cultura di richiamo sul territorio e promozione tramite tanti mezzi di comunicazione, questa è stata la linea maestra – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Antonella Converso- che ci ha permesso di promuovere la nostra Città in Italia e nel resto del mondo ottenendo questi risultati lusinghieri”.


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'Ndrangheta / La Cassazione "scagiona" Barilari dal duplice omicidio Fabbricatore-Campana

"Scricchiola", anche se di poco, alla prova della Cassazione, l'ordinanza cautelare in carcere emessa il 16 luglio scorso dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro Antonio Battaglia su richiesta del sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia Vincenzo Luberto, nei confronti del 40enne coriglianese Maurizio Barilari detenuto in regime di 41-bis così come tutti gli altri 26 indagati finiti in carcere quel giorno con l'accusa d'essere organici alla potente e temuta cosca zingara degli Abbruzzese di Cassano.

Maurizio Barilari, come gli altri, venne catturato dai Carabinieri del Ros durante l'operazione relativa alla maxi-inchiesta "Timpone Rosso". Che lo vede accusato d'associazione per delinquere di stampo mafioso, di concorso nell'omicidio di Giorgio Salvatore Cimino e nel duplice omicidio di Giuseppe Vincenzo Fabbricatore e Vincenzo Campana oltre che di altri reati. Ieri i Giudici della prima sezione penale della Suprema Corte hanno parzialmente accolto il ricorso presentato dal difensore dell'indagato, l'avvocato Salvatore Sisca. In particolare gli "ermellini" hanno accolto la parte del ricorso relativa all'accusa gravante in capo a Barilari d'aver partecipato all'organizzazione e alla fase esecutiva del duplice omicidio Fabbricatore-Campana, avvenuto il 25 marzo del 2002 in un plateale agguato a colpi di kalashnikov lungo il tratto coriglianese della Statale 106. Per questo fatto il "castello accusatorio" eretto dalla Dda è stato ritenuto non sufficiente a reggere l'applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Barilari. Che i supremi Giudici hanno quindi annullato rinviando gli atti al Tribunale del Riesame di Catanzaro, che dovrà ora fissare una nuova udienza dopo quella che nei mesi scorsi aveva visto rigettato il circostanziato ricorso del difensore del coriglianese. La Cassazione ha invece rigettato il ricorso in relazione ai capi d'accusa riguardanti l'associazione mafiosa, la partecipazione all'omicidio di Giorgio Salvatore Cimino e gli altri reati. Barilari resterà dunque in carcere. L’avvocato Sisca ha puntato soprattutto a “dimostrare” l’inattendibilità del collaboratore di Giustizia Vincenzo Curato, il quale chiama in causa Barilari nell’omicidio Cimino e nel duplice omicidio Fabbricatore-Campana: "Omicidi di cui il pentito Curato s'è autoaccusato in qualità di partecipante - spiega il legale - dimenticando però che il giorno dell'agguato mortale contro Fabbricatore e Campana lui era detenuto in carcere a Catanzaro, come ho dimostrato producendo ai supremi Giudici il relativo certificato di detenzione". Oltre a Curato a rendere dichiarazioni circa la presunta appartenenza di Maurizio Barilari al locale di ‘ndrangheta cassanese sono stati anche altri due collaboratori di Giustizia: Pasquale Perciaccante - ex killer degli Zingari e già condannato all'ergastolo per omicidio in un altro processo - e Carmine Alfano, cognato dello stesso Barilari avendone sposato la sorella. I tre pentiti, nelle loro dichiarazioni, individuano Barilari quale massimo responsabile della ‘ndrina operante a Corigliano per diretta promanazione del supposto capo indiscusso del locale degli Zingari, il 40enne Francesco Abbruzzese alias "Dentuzzo".

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lunedì 22 febbraio 2010

Droga, trentenne finisce in carcere

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Rossano, in collaborazione con personale della Questura di Enna, hanno rintracciato e tratto in arresto Eros Potente, 30 anni,
residente a Rossano e destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Enna con l’applicazione degli arresti domiciliari. Il giovane è ritenuto responsabile del reato di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti in concorso. Dopo le formalità di rito è stato associato alla locale Casa Circondariale ed è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Rossano, in collaborazione con personale della Questura di Enna, hanno rintracciato e tratto in arresto Eros Potente, 30 anni,
residente a Rossano e destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Enna con l’applicazione degli arresti domiciliari. Il giovane è ritenuto responsabile del reato di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti in concorso. Dopo le formalità di rito è stato associato alla locale Casa Circondariale ed è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

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venerdì 19 febbraio 2010

"Diventare cittadini europei": il Comune manda sei studenti a Bruxelles

Francesco Loiacono (di Cariati), Angela Nigro (di Cariati), Salvatore Lattari (di Cirò Marina), Elisabetta Lio (di Mandatoriccio), Preziosa Morelli (di Cariati) ed Ernesto Pugliese (di Pietrapaola). Sono, questi, i 6 studenti del Liceo Scientifico, dell’Ipsia e dell’Alberghiero di Cariati, risultati vincitori della 2° Edizione del Concorso “Diventare Cittadini Europei”, dedicato alla memoria di Altiero Spinelli, organizzato dall’Amministrazione Comunale con il Movimento Federalista Europeo e l’Associazione “Otto Torri sullo Jonio”.
Nella serata di ieri, coordinata dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura Cataldo PERRI, si è riunita la commissione esaminatrice degli elaborati (quasi tutti, più 1 disegno e 1 video clip) dei 17 candidati per l’Edizione 2010. – Tra i membri presenti, i due docenti referenti dei due Istituti aderenti all’iniziativa socio-culturale e didattica, il Prof. Damiano MONTESANTO e la Professoressa Carmela SANTORO, Cristiana SMURRA Segretario della Sezione MFE di Rossano, il Prof. Antonio DE NARDO in rappresentanza del Consiglio Comunale e rappresentanti dell’Associazione “Otto Torri sullo Jonio” e del Prof. Pier Virgilio DASTOLI, impossibilitato all’ultimo minuto a presiedere la riunione. I criteri di selezione dei 6 vincitori, condivisi dalla commissione, sono stati quelli indicati dal regolamento di partecipazione: la qualità ed originalità da una parte, una equa proporzionalità nella ripartizione dei viaggi premio, in rapporto alla partecipazione dai 3 diversi istituti cittadini. – Tra i 6 che si aggiudicano, quindi, il viaggio studio a Bruxelles, con visita del Parlamento Europeo, 3 (LOIACONO, NIGRO e LIO) sono del Liceo Scientifico (che ha partecipato con 9 candidature), 2 (PUGLIESE e MORELLI) sono dell’Ipsia (che ha partecipato con 5 candidature) ed 1 (LATTARI) è dell’Istituto Alberghiero (che ha partecipato con 2 candidature). – A tutti gli altri 11 partecipanti, Cataldo POTENZA (Alberghiero), Salvatore SASSO (Ipsia), Alessandra SCHIERA (Ipsia), Maria Luigia CRITELLI (Liceo), Antonio AMODEO (Liceo), Roberta MARTINO (Ipsia), Alfonsina PISANO (Liceo), Erminia CICCONE (Liceo), Rosa GRECO (Ipsia), Manuel SCORPINITI (Liceo) e Antonio LIBRANDI (Liceo), l’Amministrazione Comunale ed il MFE consegneranno comunque un attestato di partecipazione, in ricordo della loro partecipazione e per la loro sensibilità, in occasione della cerimonia pubblica di premiazione. – Tra le proposte sottolineate in modo unanime dai membri della commissione, la possibilità di prevedere, per l’Edizione 2010, anche un colloquio diretto con i candidati, ai fini della valutazione. – Nei prossimi giorni saranno comunicate le date di partenza per Bruxelles.

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Corigliano / Rubano alimentari all'Auchan: in manette due bulgari

Padre e figlio di nazionalità bulgara, K.K. e T.K., di 50 e 25 anni, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri presso l'ipermercato Auchan del centro commerciale I Portali con l'accusa di furto aggravato.
I due erano stati fermati dagli agenti della vigilanza interna all'esercizio commerciale, i quali s'erano accorti dei loro movimenti sospetti tra le corsie. Avevano infatti occultato all'interno dei giubbotti generi alimentari ed altra merce per un valore di circa un centinaio di euro. Presi in consegna dai Carabinieri sono stati quindi dichiarati in arresto e condotti in caserma, per poi essere liberati, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Rossano, in attesa che ne venga fissato il giudizio per direttissima.
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Operazione Ingresso facile:arresti a Cosenza per una organizzazione che gestiva l'immigrazione clandestina


Cosenza coinvolta nell'operazione condotta dagli agenti della Digos che stanno notificando quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Enna nei confronti di alcuni italiani e stranieri ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di violazioni delle disposizioni contro l'immigrazione clandestina, produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Gli indagati sono delle province di Cosenza Enna, Catania e. Secondo gli inquirenti erano in grado di agevolare l’ingresso e la permanenza di centinaia di extracomunitari, tutti in condizione di clandestinità, cercando di regolarizzarli tramite la richiesta dei nulla osta al lavoro subordinato. Manette per Fabio Li Volsi, 44 anni, Eros Potente, 30 anni, Mostafa Abu Bakar, cingalese di 33 anni, Giuseppe Baiunco, 53 anni che sono stati associati alle case circondariali di Enna, Catania e Rossano Calabro. I dettagli dell’operazione, denominata in codice “Ingresso facile” saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà in mattinata nella Questura di Enna. Angela Mendicino http://www.calabriaonline.com/

giovedì 18 febbraio 2010

Approda a Cariati "Il Gabbiano" di Cechov

Cariati – Proseguono gli appuntamenti con la stagione teatrale 2010. Dopo l'esordio e il successo della prima con Giobbe Covatta che ha inaugurato l’avvio teatrale della nuova struttura cittadina, venerdì 19 alle ore 21 andrà in scena “Il Gabbiano” di Cechov diretto da Marco Bernardi e accompagnato dalla sua compagnia con Carlo Simoni, Patrizia Milani e Maurizio Donadoni.“IL GABBIANO”, scritto nel 1895 e rappresentato per la prima volta a San Pietroburgo l'anno successivo, è uno dei 4 capolavori teatrali di CECHOV assieme a “Zio Vanja”, ”Tre sorelle” e “Il Giardino dei Ciliegi”. Il regista BERNARDI ritorna a CECHOV otto anni dopo la fortunata prova de “Il Giardino dei Ciliegi” con la sua compagnia guidata da Carlo SIMONI e Patrizia MILANI affiancati in questa occasione da Maurizio DONADONI e da quattro giovani attori selezionati attraverso centinaia di audizioni in tutta Italia. Amato dal pubblico e dagli uomini di teatro, è forse il suo testo più rappresentato in ogni epoca e in ogni luogo per l’importanza dei temi trattati, per la profondità dell’analisi della condizione umana e per la felicità poetica della storia e dei personaggi. Al centro, i conflitti generazionali nella doppia dimensione genitori/figli e artisti affermati/giovani artisti debuttanti e poi, i ragionamenti appassionati sull'arte, sulla scrittura, sul teatro. Il tutto mescolato con l'amore in tutte le forme e varianti possibili: vissuto, negato e nascosto. Dopo le tappe di questa sera (Mercoledì 17) e domani (Giovedì 18) al Teatro APOLLO di Crotone, l’atteso spettacolo sarà nella cittadina ionica, la cui bella e nuova struttura polivalente, cinematografica teatrale e convegnistica, è divenuta ormai punto di riferimento in tutto il territorio del basso ionio e del crotonese.

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La lettera / “Voglio crearmi un posto di lavoro ma le Istituzioni sono sorde alle mie richieste”

"Mi rivolgo a codesta testata giornalistica per fare presente la vicenda del sottoscritto affinché questa mia possa essere pubblicata. Mi chiamo Alfonso Collefiorito sono sposato ho due figli è sono sorvegliato speciale. Proprio per questa mia condizione familiare e giudiziaria ho la necessità di lavorare. Sono alla ricerca di un lavoro da tempo ma non è facile, soprattutto nei confronti di chi come me ha dei conti in sospeso con la Legge.
Nonostante le difficoltà ho pensato di “crearmi” un lavoro e nell’ottobre del 2009 ho deciso di presentare domanda all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza al fine di potere gestire il parcheggio dell’Ospedale di Corigliano Calabro. A tale scopo anche per dimostrare la mia buona volontà ho provveduto a mie spese ad effettuare la pulizia di erbacce e rifiuti vari che da tempo stazionavano in detto parcheggio. Purtroppo, però, da allora non ho ricevuto alcuna risposta in merito da parte della Direzione Generale dell’Azienda. Così lo scorso 3 febbraio 2010 ho cercato, tramite un mio conoscente, di avere qualche informazione in merito telefonicamente, ed apprendevo che la mia domanda di ottobre non era completa in quanto era mancante di una sorta di Convenzione dove io proponevo all’Azienda come intendevo svolgere il servizio di guardiania. Immediatamente ho predisposto quanto richiesto ho presentato lo schema di convenzione che la Direzione Sanitaria del P.O. di Corigliano ha ritenuto valido tanto che il Direttore, dott. Pierluigi Carino, ha espresso parere favorevole. Ma nonostante ciò ad oggi la Direzione Generale non ha inteso farmi sapere quale decisione ha assunto in merito, se positiva o negativa. Mi chiedo se questo è un comportamento corretto da parte di un’Azienda pubblica ? Se un cittadino che vuole lavorare e vuole chiudere i conti con un passato un po’ turbolento ha diritto a lavorare e garantire il pane alla sua famiglia? Oppure questi signori vogliono che persone come il sottoscritto devono vivere il resto della loro vita ai margini della società ? Francamente sono amareggiato e voglio lavorare, Vi prego pubblicate questa mia lettera nella speranza che il Direttore Generale dell’Asp voglia, finalmente, degnarsi di darmi una risposta. Ringrazio anticipatamente per la cortesia e l’attenzione che vorrete dedicarmi e porgo distinti saluti".

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Si smantella tutta l’intera fascia jonica, tra Corigliano-Rossano

L’intera fascia jonica, e in particolare il territorio dell’area urbana Corigliano-Rossano, stanno attraversando momenti non facili, legati alle revoche di finanziamenti, ai rinvii di opere infrastrutturali, o alle dismissioni annunciate e temute.
È in atto, in questi mesi, una regressione dei doveri dello Stato nei confronti di questa parte di territorio, che si manifesta con la riduzione, o in alcuni casi la dismissione, della presenza dello Stato nelle sue varie articolazioni. Proprio in questi mesi, infatti, ha ripreso forza il ridimensionamento della sede INPS di Rossano, che sarà ridotta a sede distaccata di Cosenza; il Tribunale, a sua volta, rischia la chiusura, con accorpamento al Tribunale di Cosenza; e anche l’Agenzia delle Entrate subirebbe un forte ridimensionamento: si parla infatti di una perdita di autonomia per la sede di Rossano, e della chiusura della sede distaccata di Corigliano. Se a ciò aggiungiamo anche la chiusura pomeridiana dell’Ufficio Postale di Rossano Centro, ci si rende conto di quanto sia deflagrante questa situazione. A fronte di una criminalità che, come hanno dimostrato le vicende dell’estate scorsa a proposito di rapporti fittizi in agricoltura, favoriti da un diffuso faccendierato, il declassamento dell’INPS andrebbe a mortificare il lavoro ispettivo svolto, tornando a favorire le fortune di vario genere costruite sulla pelle dei veri Lavoratori e del sistema pensionistico pubblico; e anche la cancellazione del Tribunale andrebbe inevitabilmente a favorire il diffuso sistema criminale, sommandosi anche alla totale insufficienza di uomini e mezzi in cui il presidio di giustizia è da sempre costretto a lavorare. Sembra quasi che lo Stato rinunci a manifestare la sua presenza, preferendo invece tirare i remi in barca, nel più totale disimpegno e disinteresse. La revoca dei finanziamenti per la SS. 106 Radd., operata a giugno 2008 da parte del governo Berlusconi, rappresenta un altro atto di grave irresponsabilità da parte del governo centrale nei confronti della Calabria; a nulla servono le risibili quanto sterili difese d’ufficio che il capogruppo PDL a Corigliano, Giuseppe Policastri, si ostina a proporre: questo territorio non può rassegnarsi, come fa lui, ad avere dall’ANAS un po’ di segnaletica orizzontale e verticale, che invece rappresenta ordinaria e dovuta manutenzione stradale; bisogna osare di più, e chiedere collegialmente al governo il ripristino dei finanziamenti che ci sono stati scippati, necessari al rifacimento e ammodernamento strutturale della S.S. 106 Radd. Infine, l’Ospedale Unico della Sibaritide: bisogna superare gli steccati che ci dividono, e che hanno implicato la perdita di circa un anno dall’avvio della fase esecutiva: sulle grosse questioni infrastrutturali che riguardano il nostro territorio, non bisogna fare melina, sperando di trarne vantaggi elettorali, ma accelerare sinergicamente al massimo i tempi di realizzazione".
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mercoledì 17 febbraio 2010

CORIGLIANO: POLACCO TRAVOLTO E UCCISO DA UN'AUTO

Nella tarda serata di ieri un giovane immigrato di nazionalità polacca, Christof Pritek, di 32 anni, è stato travolto ed ucciso da un'auto - subito dopo il corpo ha impattato con un'altra vettura - mentre percorreva a piedi e al buio il tratto di Statale 106 che passa da contrada Fabrizio.
Soltanto il conducente della seconda auto però s'è fermato per prestare soccorso alla vittima che, con ogni probabilità, era già morta a seguito dell'impatto con la prima. Il cui guidatore, accortosi d'aver ucciso una persona, aveva pensato di allontanarsi velocemente dal luogo del sinistro. Il secondo guidatore che ha impattato col corpo esanime del polacco ha invece subito allertato i Carabinieri. I quali alle 6 di stamane ed a seguito delle indagini immediatamente avviate, hanno rintracciato ed arrestato con l'accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso il guidatore della prima autovettura che ha investito ed ucciso il polacco. Si tratta di C.L., 63 anni, bracciante agricolo di Rossano. L'uomo è stato rinchiuso in carcere ed ora è in attesa di comparire in Procura per essere interrogato dal magistrato inquirente.
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martedì 16 febbraio 2010

Corigliano / Classe politica e questione morale: i "dubbi" di Algieri

"Mi chiedo se Corigliano sia onesta. Faccio tali considerazioni partendo da me stesso e premettendo che sono stato rinviato a giudizio per abusivismo edilizio e conseguente reato di abuso d’atti d’ufficio, in seguito alla realizzazione di una semplice copertura di un magazzino in contrada Santa Lucia realizzata molti anni fa.
Il tutto dietro querela di parte presentata dal signor Giorgio Aversente. Il Comune di Corigliano non si è costituito nonostante sia stato invitato dalle autorità giudiziarie, in quanto gli uffici ritengono che sia tutto in regola. Invito e prego l’attuale amministrazione comunale a volersi guardare gli atti di questa vicenda e a costituirsi qualora ritenga siano lesi diritti collettivi. Il tutto in nome della trasparenza. Unica persona sentita dall’autorità giudiziaria, che ha esposto sul caso, è l’ingegner Durante all’epoca responsabile del settore e oggi capo struttura politica del signor Aversente. Il procedimento è tuttora pendente e io sono pienamente fiducioso nell’operato della magistratura. Qualora dovessero essere accertate eventuali mie responsabilità, le mie dimissioni saranno consequenziali e immediate. Premesso tutto ciò, torno a chiedermi: Corigliano è onesta? Ci sono pentiti che accusano imprenditori e politici. Politici che, secondo alcuni giornalisti del Corriere della Sera (e mi riferisco all’articolo di Gian Antonio Stella sulla vicenda relativa ai presunti falsi braccianti) e la cittadinanza locale, pare siano coinvolti nelle truffe all’Inps con inerente scambio di voti. Ci sono figli di morti ammazzati che chiedono al Comune di costituirsi parte civile nei processi contro la ‘ndrangheta e di non essere lasciati soli. Ci sono imprenditori che “vantano” amicizie con le alte istituzioni millantando anche presunte ingerenze nel campo della giustizia e dei diritti dei cittadini. Alte istituzioni che fanno finta di non conoscere il passato di imprenditori e politici, vivendo con loro un rapporto stretto e personale. E mi riferisco a politici-imprenditori già condannati con sentenze passate in giudicato per contrabbando, reati contro l’ambiente e con una sfilza di procedimenti penali tuttora pendenti. Ci sono avvocati che, in piena aula giudiziaria, parlano di particolari amicizie tra magistrati ed imprenditori che influirebbero sul corso della giustizia. Ci sono abusi e deturpazione su tutto il territorio per quanto attiene l’edilizia. E ne abbiamo avuto contezza in occasione delle ultime alluvioni di fine settembre scorso. Ci sono scempi edilizi realizzati d’accordo con la politica, palazzi spariti nel nulla. Su tutto questo nessuno parla. Eppure i costruttori sono quasi tutti in giunta. Ci sono famiglie con stretti vincoli di parentela presenti in consiglio comunale e in giunta. Ci sono oneri di costruzioni che giacciono fermi e nessuno va ad accertare se siano stati pagati. Queste sono solo alcune delle cose che si verificano sul nostro territorio, ma tutto tace. Siamo tutti intoccabili. L’unico problema vero, serio, posto all’opinione pubblica dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine sembra essere quello degli immigrati e delle prostitute. Siamo tutti contro di loro. E l’attuale amministrazione comunale non fa altro che avallare questo pensiero. Eppure così non è, considerato che le illegalità che si stanno perseguendo sono sì importanti, ma irrilevanti rispetto al resto che non emerge: grandi affari, speculazioni, interessi privati, poca presenza incisiva nelle grandi istituzioni. Probabilmente i problemi della illegalità non sono solo quelli legati all’immigrazione e alla prostituzione, ma ben altri. Oltre a questi e a tanti altri, in città esiste anche il problema della droga (vedi contrada San Francesco e alcune frazioni) nonché quello degli scippi che, soprattutto negli ultimi tempi, si verificano con una certa frequenza in particolar modo nel centro storico. Ma di droga non possiamo parlarne, perché non appartiene solo agli sbandati. È un argomento che appartiene anche alla gente benestante e, quindi, rientra negli argomenti intoccabili. In tutto questo, la politica dov’è? La stampa (tranne pochissime eccezioni) perché non ne parla? Per paura o per ingerenze? E le forze politiche sane dove sono? Se le forze politiche sono rappresentate da soggetti che mi hanno minacciato pubblicamente dicendomi che mi faranno sparire da questa città, che mi distruggeranno le aziende e che mi rovineranno, senza darmi alcuna spiegazione del perché di questa violenza inaudita. E non solo. Se il presidente della massima assise comunale, da me coinvolto, per paura e per avere delle spiegazioni sul motivo di queste gravi minacce, se ne lava le mani, beh questa non è buona politica. Questa città ha bisogno di un atto di orgoglio e di un richiamo alle responsabilità, che vanno rese pubbliche così come vanno denunciati tutti coloro che hanno contribuito negativamente alla crescita del nostro territorio. A mio avviso, la città vuole sapere se Corigliano è onesta. E le risposte le devono dare la politica e le istituzioni tutte al più presto".

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CORIGLIANO: CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER L'EX CAPOSETTORE ALL'URBANISTICA ANTONIO DURANTE

Il sostituto procuratore di Rossano Maria Vallefuoco ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell'ingegnere Antonio Durante, 56 anni, ex caposettore all'Urbanistica del Comune di Corigliano ed attuale funzionario dello stesso ente, per il preteso reato di rifiuto d'atti d'ufficio.
La vicenda che vede al centro Durante ha inizio nel novembre del 2002. Da allora, infatti, l'ex caposettore all'Ubanistica ha per ben tre volte negato una concessione edilizia correttamente istruita da parte dei titolari d'una azienda agricola, i fratelli Domenico ed Achiropita Lombisani, disponendo per altrettante volte il diniego della proposta presentata da parte di questi ultimi, relativa al progetto per la realizzazione d'un capannone da adibire alla preparazione ed alla commercializzazione di agrumi in via Svizzera di contrada Mandria del Forno. Ciò mentre lo stesso ex caposettore aveva già firmato dando il via libera ad altre tre concessioni edilizie i cui relativi progetti presentavano le stesse caratteristiche di quello invece respinto ai fratelli Lombisani. Con evidente disparità di trattamento - secondo il sostituto procuratore Vallefuoco - rispetto all'approvazione di progetti ed opere proposte da terzi per progetti edilizi realizzati sulla medesima via. "In barba", dunque, a uno dei principi fondamentali della Costituzione, vale a dire all'articolo 3 che sancisce l'uguaglianza dei cittadini davanti alla Legge. Con una motivazione addotta nei dinieghi dell'allora caposettore amministrativo Durante che era sempre la "stessa". Vale a dire quella - riconosciuta come immotivata dai giudici del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro - relativa alla mancanza di rispetto delle distanze dal ciglio stradale per come previsto dalle leggi in materia urbanistica. Ma, secondo il Tar, le distanze previste dal progetto erano rispettate e conformi alla legge. Tanto è vero che alla fine il capannone commerciale degl'imprenditori Lombisani è sorto e da qualche anno è in piena attività. Da qui la querela dei Lombisani, i quali avevano richiesto alla Procura rossanese di procedere penalmente nei confronti dell'allora caposettore all'Urbanistica. L'udienza preliminare nei confronti dell'ingegnere Durante (difeso dall'avvocato Nicola Candiano) doveva tenersi nella mattinata di ieri, ma per difetto di notifica dell'atto di citazione nei confronti dell'indagato è stata rinviata al 24 maggio prossimo.

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lunedì 8 febbraio 2010

Immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione: “Lo Stato risponda in modo forte”

"Le recenti notizie di cronaca e la costante cornice di sfruttamento di povere donne costrette a prostituirsi da esponenti del malaffare impongono una risposta forte dello Stato che abbia una duplice valenza: da un lato sottragga fonti di profitto al malaffare e dall’altro dia la possibilità di sostentamento a donne che vivono in condizioni drammatiche.
E’ triste lo spettacolo che si offre a quanti percorrono la Ss 106 e mai avremmo pensato che simili deteriori forme di sfruttamento potessero attecchire nelle nostre zone. Se ciò è accaduto vuol dire che le organizzazioni criminali hanno allungato le mani su un’area che consente loro di lucrare sull’attività della prostituzione. L’appello che lancio è rivolto a tutte le Istituzioni democratiche in un contesto di forte disgregazione che necessità, con ogni urgenza, correzioni profonde. Anche l’immigrazione è poco visibile, pur contando solo a Rossano di circa 3.000 unità, sia pure a diverso titolo di provenienza. Stiamo attenti ad intervenire con le terapie giuste per evitare che abbiano a ripetersi episodi che proprio poco tempo fa hanno fatto assurgere la Calabria alle cronache nazionali". Il Sindaco di Rossano Franco Filareto

Il primo cittadino scrive ai responsabili della Comunità Santa Maria delle Grazie. Il Sindaco di Rossano Franco Filareto ha scritto una lettera ai responsabili della Comunità di Santa Maria delle Grazie che sono in procinto di lasciare la Città di Rossano dopo 35 anni di attività. Nella missiva il primo cittadino scrive che la decisione di lasciare la nostra città gli ha provocato un’emozione molto forte perché la Fraternità monastica era divenuta un punto di riferimento e luogo ecumenico di incontro, di dialogo, di ricerca dell’unità tra i diversi, di pace. Ai responsabili della Comunità il Sindaco chiede di sviluppare insieme un progetto contro i rischi di disgregazione sociale, per costruire percorsi di condivisione e solidarietà a favore dei giovani e degli “invisibili” cercando di dare continuità a quelle idee cui si è data concretezza. Filareto si è detto anche disponibile a fornire ogni collaborazione e ogni mezzo: immobili, risorse, progetti ecc, purché la Comunità continui a dare a Rossano il suo apporto positivo e costruttivo. Infine, il Sindaco scrive che Rossano non può permettersi di fare a meno di altri suoi concittadini, perché l’assunto circa l’esodo dei migliori da questa terra rappresenta una condanna e un impoverimento, che alimentano rassegnazione e rimpianto e invita i responsabili della Comunità a restare nella nostra Città perché sono parte integrante della nostra realtà e di essa insostituibile.

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venerdì 5 febbraio 2010

Corigliano / Fratello e sorella: "colpo gobbo" malriuscito all'Auchan

Fratello e sorella: insieme, due ladri. Sono stati "pizzicati" nella serata di ieri dalla vigilanza interna del centro commerciale "I Portali" ubicato lungo la Statale 106 che li ha immediatamente bloccati consegnandoli poco dopo ai Carabinieri.
Già, perchè gironzolando tra le corsie delll'ipermercato i due avevano trafugato diversi capi d'abbigliamento ed alcuni dvd che avevano furbescamente occultato sotto i cappotti. Merce per circa duecento euro di valore che i Carabinieri, una volta che li hanno dichiarati in arresto, hanno provveduto a riconsegnare alla direzione dell'ipermercato. Un "colpo gobbo" malriuscito per i due: lui, G.T. di 21 anni, lei, L.T., di 20, entrambi incensurati. Ammanettati e condotti in caserma per le formalità di rito, sono stati poi rimessi in libertà su disposizione del magistrato di turno in Procura in attesa del giudizio per direttissima.
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CORIGLIANO: INCENDIATA L'AUTO D'UN PREGIUDICATO

Ancora un'auto data alle fiamme nottetempo. Distrutta dalla furia del fuoco che in poco tempo l'ha divorata. Questa volta il teatro in cui s'è consumato il raid notturno da parte dell'"anonima incendi" è stata via delle Medaglie d'Oro, nel centralissimo rione Madonna della Catena allo Scalo cittadino.
Preso di mira un fuoristrada Jeep Cherokee di proprietà del 56enne Francesco De Cicco, residente in una strada vicina e ristretto agli arresti domiciliari perchè coinvolto, con l'accusa di estorsione, nel maxiprocesso istruito dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro denominato "Corinan" il cui giudizio di primo grado è stato pronunciato di recente presso il Tribunale di Rossano. L'incendio del mezzo s'è sviluppato poco dopo l'una della scorsa notte quando sul posto sono stati richiamati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano, cui è toccata l'opera di spegnimento del rogo che l'ha travolto, e i Carabinieri della Compagnia cittadina che hanno avviato le indagini del caso. Gl'inquirenti non hanno rinvenuto alcuna tanica contenente eventuali residui di combustibile usato dai piromani ma la matrice dolosa dell'incendio è data per certa.
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IL GUP: CONTRO DIMA “ACCUSE GENERICHE”

“Per ben due volte, davanti a un Giudice, la Procura di Catanzaro non riesce a motivare i fatti per i quali pretende d’accusarmi e di portarmi in giudizio. Sa perché? Perché non vi sono né fatti né reati, perciò la famosa inchiesta di De Magistris non potrà che finire archiviata”.
Così “tuona” il deputato del Pdl Giovanni Dima, già Assessore regionale all’Agricoltura durante la presidenza dell’ex Governatore della Calabria Giuseppe Chiaravalloti. Ed eccoli, “rispediti” in Procura, gli atti relativi all’inchiesta su una presunta distrazione di fondi erogati dall’Agea (l’agenzia per le erogazioni in agricoltura dell’Unione Europea) al Dipartimento regionale dell’Agricoltura, che vede indagate undici persone. Tra esse proprio l’ex Assessore Dima. Leggendo le carte, l’altro ieri, il Giudice per l’udienza preliminare di Catanzaro Camillo Falvo ha pronunciato una nuova ordinanza praticamente identica a quella già pronunciata dal Tribunale collegiale catanzarese nel gennaio del 2008. Che in sostanza dice: non ci sono quei “fatti” cui la Procura vorrebbe dare rilievo penale. Ergo, le accuse formulate da ben due sostituti procuratori – prima Luigi De Magistris e poi Vincenzo Capomolla che l’altro ieri ha portato il fascicolo d’indagine al vaglio del Gup – sono generiche. Capi d’imputazione generici, dunque. Nell’ordinanza vergata dal Gup Falvo infatti si legge: “Le contestazioni mosse ai giudicabili, sia sotto il profilo spazio-temporale - condotte (tutte e senza alcuna distinzione) contestate come “consumatesi tra la fine degli anni ‘90 ed il 2005, in Catanzaro, altre parti della Regione Calabria e del territorio nazionale” – sia con riferimento alle singole condotte ascritte, sono formulate in modo generico in quanto non sono specificati i profili fondamentali dei “fatti” (…)”. E ancora: “con riferimento al capo d) della rubrica non sono specificamente indicati i finanziamenti comunitari indebitamente percepiti, né in che misura e a quali fini diversi parte delle erogazioni sarebbero state utilizzate dagli imputati; in quale attività sarebbe consistita la partecipazione di Novello Claudio al fine di far esercitare al Dima la sua influenza politica; con riferimento al capo e) non è indicata né la distrazione, né in cosa consisterebbe il riportato “fattivo contributo causale di Dima, Novello e Caruso”. Fu per questi ed altri motivi che il Tribunale collegiale, allora presieduto dallo stesso Giudice Camillo Falvo, nel gennaio del 2008 annullò il decreto che aveva già disposto il giudizio nei confronti di Giovanni Dima e degli altri dieci indagati. E gli atti vennero rimessi alla Procura, esattamente come accaduto l’altro ieri. La prossima puntata di questa singolare vicenda giudiziaria dovrà per forza intitolarsi in uno di due soli possibili modi: “archiviazione” o “processo”.

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giovedì 4 febbraio 2010

Il centro storico di Rossano avrà un nuovo acquedotto

Sono stati appaltati i lavori per la costruzione dell’acquedotto della parte bassa del centro storico. La Giunta comunale di Rossano aveva approvato nel gennaio 2009 il progetto definitivo redatto da un tecnico del Settore Opere Pubbliche
per un importo generale di 2.000.000,00 di euro finanziati con fondi comunali mediante un mutuo richiesto alla Cassa Deposito e Prestiti. Subito dopo era stata effettuata la gara per individuare i professionisti che hanno redatto il progetto esecutivo. Adesso siamo giunti all’ultimo stadio dell’iter amministrativo che prevede la consegna dei lavori fra pochi giorni. L’intervento si è reso necessario perché mentre l’acquedotto della parte alta del Centro Storico è servito da due serbatoi in contrada Pantasima a 395 metri s.l.m. quello della rete bassa è servito da un impianto di sollevamento posto in località Cona di Rossano Scalo. Un altro motivo che ha spinto gli amministratori a realizzare questo intervento è il fatto che la rete bassa è quella realizzata negli anni ’60, mentre quella rete alta è stata ristrutturata nel 2002. Il progetto prevede la costruzione di una nuova condotta di avvicinamento e la realizzazione dell’intera rete di distribuzione. Inoltre, per come specificato nella relazione idraulica, sarà posta in opera al termine della condotta di avvicinamento una valvola stabilizzatrice di pressione che stabilisce che nelle parti più basse la pressione non possa salire oltre le 12 atmosfere. E’ prevista anche un’adeguata protezione dei sottoservizi e la creazione di muretti di contenimento del rinterro oltre che i blocchi di ancoraggio e i pozzetti di linea. Saranno installati anche degli idranti sottosuolo in ghisa per gli incendi stradali. Quella che sta per essere realizzata – hanno dichiarato il Sindaco Filareto e l’Assessore ai LL.PP. Minnicelli - è un’altra opera pubblica di primaria importanza per i cittadini del Centro Storico che risolverà le carenze idriche che da anni affliggono il Centro Storico. Un’opera che aumenta i servizi e che migliorerà la qualità della vita di residenti e visitatori. Con concretezza – hanno proseguito i due amministratori – questa Amministrazione ha inteso programmare nell’ambito del bilancio dello scorso anno un’altra opera di primaria importanza che ricostruisce il sistema urbano del Centro Storico e permette alle realtà periferiche della città di sentirsi parte integrante della Polis”.
Bando recupero alloggi ubicati nel centro storico
La Giunta comunale ha approvato una delibera con la quale attua il bando regionale per il recupero di alloggi di proprietà privata ubicati nei centri storici ad alta tensione abitativa. Al Comune di Rossano, in relazione al riparto delle risorse disponibili e in funzione della popolazione residente, la Regione Calabria ha assegnato la somma di 805.220,00 euro, che sarà così ripartita:322,088,09 (pari al 40%) per il recupero di alloggi da cedere in locazione e 483.132,14 (pari al 60%) per il recupero di alloggio che saranno abitati direttamente dai beneficiari. Con la stessa delibera è stato approvato il bando e gli schemi di domanda per le diverse tipologie di assegnazione dei contributi. Il contributo massimo concedibile ai soggetti beneficiari è pari al 50% dell’importo complessivo del singolo intervento e comunque non superiore a 30.000,00 euro. Qualora il soggetto beneficiario dovesse ricorrere ad un mutuo, per la copertura finanziaria del rimanente 50% al contributo in conto capitale sarà aggiunta una quota finalizzata all’abbattimento del tasso di interesse a carico del Comune. Il termine per la presentazione delle domande è il 1° marzo 2010. Un' altra opportunità per i cittadini del centro storico, che si unisce al bando per le microimprese e a quello per l’imprenditoria giovanile e per le attività commerciali che l'Amministrazione comunale sta promuovendo in questi giorni. www.calabriaonline.com

Sul sito del Comune c'è una sezione dedicata ai rossanesi nel mondo, ma mi negano l'ospitalità...

“Caro Sindaco, così ti chiamo, sei stato il più longevo ed hai cambiato il volto della città”. Chi scrive a Giuseppe Caputo è l’ingegnere Nilo Domanico, ex militante e dirigente della sinistra cittadina, per lamentare un disservizio, banale, se si vuole, ma che ha il suo peso per chi vive lontano da Rossano per motivi di lavoro o di studio.
Dopo aver segnalato il suo sito internet al Comune di Rossano per essere inserito nella sezione del website istituzionale del Palazzo di Città nella sezione “Rossanesi nel mondo”, il giovane professionista che svolge la sua professione in Oriente, prende “carta e penna” per inviare una missiva all’ex primo cittadino, lamentando un disservizio e manifestando tutta la sua amarezza. “Dopo tanti anni di battaglie da avversari, con centinaia di articoli sui giornali – questo il testo della mail inviata da Domanico a Giuseppe Caputo – in cui ci siamo dati battaglia e sempre con il massimo rispetto, vorrei segnalarti una cosa che mi ha ferito e che in ogni caso segnala una certa inefficienza nell’attuale apparato di questa Amministrazione comunale, o quantomeno nei loro uomini di fiducia. Ma se una grande Amministrazione è tale, lo è anche per gli uomini che si scelgono per supportare la sua azione”. “Come certamente saprai, qualche hanno fa ho abbandonato la politica – prosegue la lettera del giovane professionista rossanese emigrato all’estero per lavoro – per dedicarmi al mio lavoro di ingegnere fuori dai confini italiani. Essendo molto legato alla mia città, visito spesso il website del Comune di Rossano, ed in questo vi è un settore dedicato ai Rossanesi nel mondo, completamente vuoto, quindi allo stato solo un contenitore di buone intenzioni. Ho chiesto tramite l’Ufficio stampa di segnalare il mio sito internet in quell’area e mi è stato risposto che non è possibile assecondare la mia richiesta per evitare un precedente. Mi chiedo se si vergognano di inserire un nome dichiaratamente di sinistra perché sono troppo pudichi? Ho deciso di rivolgermi a te – questa la chiosa dell’e-mail giunta a Caputo – per un po’ di giustizia, almeno se porterai a galla la questione, “loro” mi potranno inserire senza creare un precedente. Non sono arrabbiato ma amareggiato. So che prenderai a cuore questa faccenda, grazie ed in bocca al lupo per le elezioni regionali”. Una missiva, chiara, lampante, esempio di come funzioni la macchina comunale anche nelle piccole cose. Il Pdl, insomma, ancora una volta si fa portavoce delle istanze dei cittadini. Non “capricci” banali, ma segnalazioni di chi tiene a questo territorio anche da molto lontano, che apprezza quanto fatto ed i comportamenti sempre schietti e leali di un ex sindaco che sempre si è prodigato per la sua città. E che il giovane professionista, ex militante della sinistra, si rivolga a Giuseppe Caputo per stima, chiamando ancora “Caro Sindaco”, di certo è segnale inconfutabile di un qualcosa che non funziona dall’altra parte della staccionata. Il nostro Sindaco, invece, è bravo solo a far parole e filosofeggiare, mortificando i giovani ed i giovani professionisti".
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mercoledì 3 febbraio 2010

Proclamato presso i Tribunali di Rossano e Castrovillari lo sciopero dei lavoratori dell'amministrazione giudiziaria

"Per protestare contro il demansionamento e la perdita di professionalità che viene prospettata alla generalità dei lavoratori giudiziari, per non dividere i lavoratori, non frammentare le figure professionali ed evitare il taglio delle retribuzioni, nonchè impedire che si torni ad un’organizzazione del lavoro basata sulla gerarchia e non sulla professionalità acquisita.
Per ridare speranza alla maggioranza dei lavoratori che con le proposte dell’amministrazione perdono qualsiasi possibilità di riqualificazione a partire dall’annullamento dei passaggi di area Per dire NO alla politica di tagli del Ministero della Giustizia, alla situazione di sfascio presente in molti degli uffici spesso privi di mezzi indispensabili per un buon andamento del lavoro Per dire NO alla politica di tagli del Ministero della Giustizia, che ha portato allo sfascio gli uffici giudiziari, privi di mezzi ed investimenti indispensabili ad attuare le continue riforme, a dimostrazione che si marcia in direzione opposta a quello che viene propagandato con la politica del “processo breve” Per dimostrare il dissenso dei lavoratori contro la scelta dell’Amministrazione di firmare l’accordo con sindacati che non rappresentano la maggioranza dei lavoratori Per restituire la parola ai lavoratori e chiedere che l’Amministrazione riapra le trattative a partire dalla nostra piattaforma Con l’accordo sul Contratto Collettivo Nazionale Integrativo siglato dall’Amministrazione e da due organizzazioni sindacali, si è inteso sancire il progressivo smantellamento del sistema giudiziario Noi invece proponiamo: • La riqualificazione di tutto il personale • La ricomposizione dei profili professionali • La riforma e la modernizzazione della Giustizia • La democrazia per i lavoratori che devono poter decidere sugli accordi sindacali I LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA DEVONO ESSERE RIQUALIFICATI! DIFENDIAMO LA NOSTRA DIGNITA’ DI LAVORATORI Per tutti questi motivi è giusto scioperare! Lo sciopero è indetto per l’intera giornata di venerdì 5 febbraio".
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martedì 2 febbraio 2010

Scolari in Comune per ammirare il Codex Purpureus

Due classi della scuola elementare di via Nazionale sono state ospitate oggi, insieme alle insegnanti Carla Nettis e Petronilla Pirillo, nella sala del Consiglio comunale per ammirare, dal vivo, la copia del Codex Purpureus illustrato dal professor Isidoro Esposito.
La scuola partecipa al progetto “Miniconvegno sul patrimonio storico-artistico rossanese e calabrese” organizzato dalle Scuole Medie “Carlo Levi” e “Leonardo Da Vinci” in collaborazione con il I° Circolo Didattico di Rossano. Si tratta di un progetto che permette ai giovani delle scuole di Rossano di conoscere il prezioso evangelario greco. Il lavoro si concluderà in primavera a palazzo San Bernardino, con un convegno, Patrocinato dal Comune di Rossano, durante il quale i ragazzi relazioneranno a braccio e con l’allestimento di uno scriptorium che farà conoscere i vari passaggi che dalla pergamena portarono al libro finito. Il professore Isidoro Esposito, nella sala della massima assise cittadina che ormai è conosciuta da tutte le scolaresche del territorio, ha mostrato ai giovani scolari le miniature in oro e argento, i caratteri onciali e ha fatto una accurata descrizione di alcune tavole fra cui quella della “Cacciata dei mercanti dal tempio”. Il docente ha raccontato anche la storia del libro dal “rotolo” utilizzato dai Profeti descritti nel Codex, fino ai giorni nostri. L’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Filareto continua nel suo intento di far conoscere alle nuove generazioni rossanesi i palazzi comunali, ormai diventati di vetro, e il tesoro più grande della Città di Rossano, quel Codex Purpureus conosciuto in tutto il mondo e ammirato da tanti turisti che giungono sempre più numerosi nel nostro Centro Storico e al Museo Diocesano
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