ROSSANO VACANZE

giovedì 18 febbraio 2010

La lettera / “Voglio crearmi un posto di lavoro ma le Istituzioni sono sorde alle mie richieste”

"Mi rivolgo a codesta testata giornalistica per fare presente la vicenda del sottoscritto affinché questa mia possa essere pubblicata. Mi chiamo Alfonso Collefiorito sono sposato ho due figli è sono sorvegliato speciale. Proprio per questa mia condizione familiare e giudiziaria ho la necessità di lavorare. Sono alla ricerca di un lavoro da tempo ma non è facile, soprattutto nei confronti di chi come me ha dei conti in sospeso con la Legge.
Nonostante le difficoltà ho pensato di “crearmi” un lavoro e nell’ottobre del 2009 ho deciso di presentare domanda all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza al fine di potere gestire il parcheggio dell’Ospedale di Corigliano Calabro. A tale scopo anche per dimostrare la mia buona volontà ho provveduto a mie spese ad effettuare la pulizia di erbacce e rifiuti vari che da tempo stazionavano in detto parcheggio. Purtroppo, però, da allora non ho ricevuto alcuna risposta in merito da parte della Direzione Generale dell’Azienda. Così lo scorso 3 febbraio 2010 ho cercato, tramite un mio conoscente, di avere qualche informazione in merito telefonicamente, ed apprendevo che la mia domanda di ottobre non era completa in quanto era mancante di una sorta di Convenzione dove io proponevo all’Azienda come intendevo svolgere il servizio di guardiania. Immediatamente ho predisposto quanto richiesto ho presentato lo schema di convenzione che la Direzione Sanitaria del P.O. di Corigliano ha ritenuto valido tanto che il Direttore, dott. Pierluigi Carino, ha espresso parere favorevole. Ma nonostante ciò ad oggi la Direzione Generale non ha inteso farmi sapere quale decisione ha assunto in merito, se positiva o negativa. Mi chiedo se questo è un comportamento corretto da parte di un’Azienda pubblica ? Se un cittadino che vuole lavorare e vuole chiudere i conti con un passato un po’ turbolento ha diritto a lavorare e garantire il pane alla sua famiglia? Oppure questi signori vogliono che persone come il sottoscritto devono vivere il resto della loro vita ai margini della società ? Francamente sono amareggiato e voglio lavorare, Vi prego pubblicate questa mia lettera nella speranza che il Direttore Generale dell’Asp voglia, finalmente, degnarsi di darmi una risposta. Ringrazio anticipatamente per la cortesia e l’attenzione che vorrete dedicarmi e porgo distinti saluti".

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